storia della
cartografia

Coordinatore

Massimo Rossi

Fondazione Benetton Studi e Ricerche

Occuparsi di Storia della cartografia all’interno del CISGE significa cercare di valorizzare questo ambito di ricerca prestando attenzione non solo agli studi scientifici nazionali e internazionali, ma soprattutto promuovere costante attenzione a questa disciplina attraverso iniziative pubbliche come mostre, conferenze e convegni.

Il mio lungo mandato all’interno del Direttivo è sempre stato improntato dalla lezione del maestro Massimo Quaini che mi piace ricordare in questa breve citazione, tratta da un suo scritto per una pubblicazione del nostro Centro: “la vita e lo studio del giovane geografo [deve] lanciarsi impetuosamente verso il passato (requisito necessario per costruire il nuovo sull’eredità delle generazioni che ci hanno preceduto)” (Quale geografia per il CISGE?, in Annalisa D’Ascenzo, Geostoria. Geostorie, Roma, 2015, pp. 137-149).

Il ritorno agli archivi e alla ricerca delle fonti deve essere parte integrante degli studi storico-cartografici e della formazione del geografo storico in grado così non solo di affrontare scientificamente e criticamente i documenti cartografici, ma di restituire loro vita, contesto storico-sociale e valori umanistici, insieme a tutti gli attori che concorrono alla loro costruzione.

La Storia della cartografia è un carrefour per discipline diverse che implica, oltre alla ricerca archivistica e all’indagine sull’officina culturale intorno alla mappa, profonde connessioni con filologia, storia, antropologia, storia dell’arte e letteratura, tutti links necessari per comprendere più compiutamente l’utopia racchiusa in ogni elaborazione cartografica, quella di descrivere il mondo, naturalmente secondo un parziale e mai neutrale punto di vista.