Tra norma e prassi. La centralità del catasto nel Regno di Napoli (secc. XV-XIX): diffusione, tecniche, modelli
Abstract
Riassunto
Il contributo mira a indagare la presenza del catasto nella finanza municipale nei secoli XVI-XVII, per cercare di definire come fossero realizzati a livello locale prima della riforma voluta da Carlo di Borbone negli anni Quaranta del Settecento. Si cercherà di comprendere come fosse valutata la ricchezza, quale fosse la base imponibile e quali i meccanismi di prelievo. Sono oggetto di indagine tutti quei documenti catastali che consentono di rispondere a tali domande evitando di far assurgere a modello esplicativo di un intero sistema un singolo caso di studio. Il metodo adottato è quello comparativo che si avvale del confronto tra casi e modelli catastali prendendo in esame sia quelli antichi e sia quelli della riforma di Carlo di Borbone. La principale chiave di lettura dell’indagine è relativa al rapporto tra norma e prassi, ovvero alla dialettica tra la normativa codificata dagli apparati di governo in prammatiche, editti e istruzioni e la pratica catastale vigente a livello municipale in un’epoca in cui il particolarismo locale poteva giovarsi del rispetto sovrano per la consuetudine delle comunità.
Abstract
This study aims to investigate the presence of cadastres in municipal finance in the 16th-17th centuries to try to define how they were made at the local level before the reform ordered by Charles of Bourbon in the 1740s and aims to understand how wealth was assessed, the tax base was used, and the collection mechanisms employed. Our investigation includes all the cadastral documents that can help answer these questions, without relying on a single case study as the definitive model for an entire system. The method adopted is the comparative one which takes advantage of the comparison between cases and cadastral models both the ancient ones and those of the reform of Charles of Bourbon. The key to understanding the research lies in the relationship between law and practice, especially the interplay between the laws codified by the Government through pragmatica laws, edicts, and instructions, on the one hand, and cadastral practices in force at the municipal level during a period when local particularism could benefit from sovereign respect for the customs
of communities.

