Convegni e attività scientifiche

Convegni e incontri periodici

Il CISGE organizza, anche in sinergia con altri Sodalizi e Enti, incontri periodici, seminari e congressi.

In fondo a questa pagina si segnalano call ed eventi (seminari e conferenze).

2025

 

XVII seminario di studi storico-cartografici “Dalla Mappa al GIS” Culture e tecniche del territorio. Esperienze, ricerche e progetti per la mitigazione dei rischi ambientali 

(Università Roma Tre, Roma, 13-14 novembre)

L’annuale edizione del Seminario di studi storico-cartografici “Dalla mappa al GIS”, dal titolo Culture e tecniche del territorio. Esperienze, ricerche e progetti per la mitigazione dei rischi ambientali,  si svolgerà a Roma, presso l’Università Roma Tre, nei giorni 13-14 novembre 2025.  

Seguendo la tradizione dell’appuntamento, l’intento è quello di fare emergere casi di studio, pratiche virtuose, proposte e spunti di discussione per supportare la riflessione epistemologica e teorica su quelle che abbiamo definito “culture e tecniche del territorio”. Come di consueto adottando il lungo periodo come orizzonte temporale e utilizzando una pluralità di fonti, l’edizione verterà in particolare su come gli studi possano essere di supporto alla corretta progettazione di modelli di ricerca per la mitigazione, la prevenzione, il controllo e la gestione dei rischi ambientali, oltre che alla promozione di processi di sviluppo locale finalizzati alla valorizzazione e alla tutela ambientale e paesaggistica dei territori.

L’evento, che si inserisce nella lunga e proficua tradizione dei seminari annuali “Dalla mappa al GIS” come XVII appuntamento, è organizzato dal Laboratorio geocartografico “Giuseppe Caraci” (Università Roma Tre) in collaborazione con il Centro Italiano per gli Studi Storico-Geografici (CISGE), il Centro Geo-Cartografico di Studio e Documentazione dell’Università di Trento (GeCo) e il Gruppo internazionale Progetto ProSiMoII.

In linea con lo spirito delle serie, scopo del XVII Seminario Dalla mappa al GIS è quello di far conoscere le politiche pubbliche e di innovazione tecnologica in atto, di presentare i casi di studio, le esperienze, le ricerche, i progetti utili per sostenere pratiche di gestione delle risorse e di mitigazione dei rischi ambientali, di oggi e del passato.

 

L’evento si terrà presso il Dipartimento di Studi umanistici, Sala del Consiglio “Fabrizio Bisconti”, I piano Università degli Studi Roma Tre ,Via Ostiense, 234/236

 

Link alla locandina

Link al programma

 
 

 

XXXIV Congresso Geografico Italiano (Torino, 3-5 settembre 2025)

Panel: 69. Processi geostorici e trasformazioni urbane, per comprendere e governare le città del presente: scale, fonti e metodi integrati (5 settembre 2025, Torino, Campus Luigi Einaudi)

La sessione 69 del Congresso Geografico Italiano, organizzata da Carla Masetti, Anna Guarducci e Paola Pressenda in rappresentanza del CISGE e ospitata nella cornice del Congresso Geografico Italiano di Torino, si pone l’obiettivo di studiare le dinamiche delle città (di antica e nuova fondazione, nel “vecchio” mondo come nei contesti coloniali) attraverso i secoli, in un’ottica geografico-storica, al fine di evidenziare i processi politici, socioeconomici e culturali che ne hanno modellato la forma e definito le funzioni, determinando differenti forme di organizzazione dello spazio, anche in relazione ai contesti extraurbani. Come suggerito dagli studi di morfologia urbana di matrice anglosassone e in continuità con le ricerche degli ultimi due decenni, particolare attenzione potrà essere prestata agli agenti e ai processi morfogenetici che determinano l’evoluzione nel tempo delle città. Tali processi possono essere ricostruiti e interpretati attraverso una prospettiva che preveda l’osservazione del presente e l’uso il più possibile integrato e comparato di molteplici fonti, come: la cartografia storica (specialmente a partire dal XVI secolo) e quella attuale; le altre fonti iconografiche (vedute urbane, fotografie storiche e attuali, aerofotogrammetrie, ecc.); i documenti politico-amministrativi, giuridici e fiscali; le fonti letterarie (cronache, diari, testi narrativi di vario genere, resoconti di viaggio, ecc.); le guide a stampa e gli altri documenti funzionali all’organizzazione di viaggi e visite nelle città; l’odonomastica, che analizza il patrimonio documentario dei nomi delle componenti urbane (strade, piazze, quartieri e isolati residenziali, distretti industriali e commerciali, ecc.); le fonti statistiche. Dai temi e dalle fonti utilizzate scaturisce la scelta di molteplici metodologie di indagine, da quelle tradizionali della ricerca geo-storica, applicate a diverse scale al fine di indagare sistemi territoriali più complessi, fino alle nuove tecnologie (GIS, Historical GIS, Intelligenza Artificiale, ecc.). Fra i risultati attesi si prevede anche la possibilità di fornire strumenti per la comprensione e il governo della città del presente e per la conoscenza storica e la valorizzazione del suo patrimonio paesaggistico, architettonico, artistico e culturale.

Link alla call for paper.

Link al programma degli slot e degli interventi

Link al book of abstract della S69

 

Convegno Internazionale di Studi CISGE 2024 (Salerno, 10-11 dicembre)

Toponimi, percezioni e rappresentazioni territoriali.

Letture critiche, metodologie e nuove prospettive tra ricerca e didattica

“Il Convegno propone una serie di orientamenti di ricerca “sub specie nominum”, volti a evidenziare il valore intrinseco della Toponomastica e le sue potenzialità epistemologiche come scienza del territorio e del paesaggio tout court. Punta così a far emergere, sotto diverse prospettive di studio, i molteplici significati e aspetti dei nomi di luogo, quali manifestazioni di tipo culturale, linguistico, geografico, storico, economico, politico, ideologico, artistico, simbolico, religioso e via enumerando”.
 
Sede: Campus di Fisciano – Via Giovanni Paolo II, 132
 

Programma essenziale

Martedì 10 dicembre
 
9.00: Apertura segreteria
10.00: Saluti istituzionali
10.30: Presentazione della mostra cartografica Maps and Toponyms from our World to other Worlds / Carte e toponimi dal nostro Mondo agli altri Mondi
11.30-14.00: Sessione Toponomastica e mutato valore dei quadri ambientali
15.00-17.00: Sessioni parellele:
Toponimi e cartografia
Approcci metodologici e applicativi per lo studio della toponomastica
18.00: Assemblea dei soci CISGE
21.00: Cena
 
Mercoledì 11 dicembre
9:00-11:00: Sessione Toponomastica nella letteratura di viaggio
11.30-13.30: Sessione Toponomastica partecipativa e collaborativa e forme testuali del potere
14.30-16.30: Sessione Toponimi come strumenti di controllo simbolico del territorio
17.00: Tavola rotonda: Sfide e prospettive per una toponomastica inclusiva e rappresentativa
18.15: Chiusura dei lavori
 

Programma completo disponibile a questo link.

 

XVI Seminario di Studi storico-cartografici “Dalla Mappa al GIS” (Roma, 12-13 novembre)

Sistemi insediativi, analisi spaziali e saperi locali. Percorsi e prospettive interdisciplinari della ricerca partecipata

Il Laboratorio geocartografico “Giuseppe Caraci” del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi Roma Tre e il Centro Italiano per gli Studi Storico-Geografici hanno organizzato il XVI Seminario di Studi storico-cartografici Dalla mappa al GIS dedicato al tema: Sistemi insediativi, analisi spaziali e saperi locali. Percorsi e prospettive interdisciplinari della ricerca partecipata. Anche per quest’anno, come per le precedenti edizioni, l’intento dell’incontro è quello di fare emergere casi di studio, pratiche virtuose, proposte e spunti di discussione per supportare la riflessione epistemologica e teorica sull’uso degli strumenti delle indagini interdisciplinari – per quest’anno, in particolare: geografiche e archeologiche – nell’analisi dei rapporti fra l’uomo e il suo territorio e nelle proposte di valorizzazione territoriale.

Programma definitivo disponibile a questo link.

 

XV Seminario di Studi storico-cartografici “Dalla Mappa al GIS” (Roma, 16-17 novembre)

Interdisciplinarità e geotecnologie. Dalla ricerca all’applicazione dei saperi

Il Laboratorio geocartografico “Giuseppe Caraci” del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi Roma Tre e il Centro Italiano per gli Studi Storico-Geografici hanno organizzato il XV Seminario di Studi storico-cartografici Dalla mappa al GIS rivolto a quanti lavorino in direzione multidisciplinare e/o diacronica per fare emergere i temi, le esperienze di ricerca, le difficoltà incontrate e le soluzioni adottate, i campi di applicazione e i risultati di tali esperimenti (dal rischio naturale e antropico, al cambiamento climatico, dall’utilizzo delle risorse, alle migrazioni, al patrimonio culturale ecc.) oppure in ambiti più classici, ma non per questo meno stimolanti, ai fini della comprensione dei meccanismi di sviluppo del rapporto fra l’uomo e la natura.

Programma definitivo disponibile a questo link.

 

XIV Seminario di Studi storico-cartografici “Dalla Mappa al GIS” (Roma, 5-7 dicembre)

Digital Humanities, patrimonio culturale e applicazioni geostoriche

Dal 5 al 7 dicembre 2022 il Laboratorio geocartografico “Giuseppe Caraci” e il Centro Italiano per gli Studi Storico-Geografici organizzano in collaborazione con il Laboratorio di Rilievo e Tecnologie Digitali (Riltec) del Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre e con il Laboratorio del Calcolo Scientifico ad Alte Prestazione (HPC) del Dipartimento di Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili (TERIN) dell’ENEA, il XIV Seminario di studi storico-cartografici Dalla mappa al GIS, quest’anno dedicato al tema Digital Humanities, patrimonio culturale e applicazioni geostoriche.

Seguendo la tradizione dell’appuntamento romano, l’intento è quello di fare emergere casi di studio, pratiche virtuose, proposte e spunti di discussione per supportare la riflessione epistemologica e teorica sull’uso degli strumenti delle indagini geografiche nell’analisi dei rapporti fra l’uomo e il suo territorio. Questa edizione verterà in particolare su come gli strumenti digitali e gli studi di Digital Humanities possano dialogare con le fonti geostoriche, storico-geografiche e cartografiche per il monitoraggio, la pianificazione, fruizione, valorizzazione e tutela del patrimonio culturale. In tale prospettiva, il seminario rappresenta l’occasione per presentare i risultati delle ricerche condotte nell’ambito delle Digital Humanities, con riflessioni e approfondimenti riguardanti aspetti teorici ma anche casi di studio. Sarà possibile, dunque, evidenziare le specificità dei lavori svolti, le metodologie e gli strumenti utilizzati, le variabili considerate nei propri modelli, in modo da riflettere congiuntamente e in modo mirato sul valore aggiunto che si può fornire nelle proposte progettuali tra diversi settori della ricerca scientifica.

Nelle stesse giornate, presso il foyer dell’Aula Magna, sarà possibile visitare la mostra cartografica La toponomastica della Campania nelle carte dell’IGMI, a cura di Andrea Cantile e Arturo Gallia

Programma definitivo disponibile a questo link.

 

XXXIV Congresso Geografico Italiano “Geografie in movimento” (Padova, 3-5 settembre 2025)

Panel STD2: Historical GIS, geostoria e mobilità: metodi e applicazioni di Public e Applied Geography – a cura di Elena Dai Prà, Camillo Berti, Nicola Gabellieri, Arturo Gallia, Massimiliano Grava

Panel STD3: Cartografi in movimento: biografie, scuole, reti – a cura di Annalisa D’Ascenzo, Carla Masetti

Nella cornice del Congresso Geografico Italiano, membri e rappresentanti del CISGE hanno proposto due sessioni di impronta geografico-storica. 

La sessione STD2, a partire dal crescente utilizzo dei software GIS (Geographic Information Systems) per la ricerca geostorica applicata , anche in funzione di contribuire come supporto informativo alla governance territoriale sostenibile, ha affrontato il problema – ancora aperto – di ricostruire e rappresentare con uno strumento strutturato in layer sincronici le dinamiche dia- croniche spaziali come i flussi, intesi come mobilità e circolazione di persone, beni, conoscenze e saperi, così come le dinamiche ambientali e sociali che insistono sui territori. Raccogliendo questo dibattito, il panel ha discusso con approccio interdisciplinare potenzialità e limiti degli Historical GIS (HGIS), per approfondire in un’ottica di Applied Geography le strategie più innovative e le problematiche connesse all’uso dei sistemi informativi territoriali nelle ricerche geostoriche e nella loro apertura al mondo non accademico per ricostruire le dinamiche di flussi e mobilità.

La sessione STD3 ha affrontato lL’inizio degli studi sistematici sulla storia della cartografia si ha con la pubblicazione dei Monumenta cartographica che trovano poi coordinamento nel progetto dell’History of Cartography, il cui taglio cronologico e l’impostazione per macroaree e tradizioni culturali lasciano emergere figure di collegamento fra teorie, metodi e strumenti svi- luppati in contesti differenti. In Italia da tempo il dibattito scientifico riflette sui rap- porti fra cartografia e istituzioni, tradizioni incarnate in scuole, o officine cartografiche, relazioni tra committenze, esecutori materiali e caratteristiche dei prodotti. Al centro di tali studi sono coloro che realizzano carte, attori del processo di rappresentazione del territorio e dei fatti umani, portatori di esperienze condivise e uniche, espressione di culture, materiali e immateriali. Per collegarsi al tema del congresso, il movimento, è evidente come il loro porsi al servizio di diverse realtà abbia implicato la circolazione di idee e competenze. Adot- tando la lente umanistico-culturale e socio-politica, attraverso lo studio delle biografie, dall’età moderna emerge una dimensione intellettuale globale e si disvelano connes- sioni e reti attraverso cui si sono mossi persone, prodotti culturali e pratiche di potere. L’applicazione del metodo storico-biografico e dell’analisi filologica e storico-istituzio- nale, propria della tradizione geostorica, permette di illuminare i processi che vedono protagonisti i cartografi e la cartografia, le dinamiche culturali e sociali dei differenti periodi. Il progetto DISCI e il recente Digital DISCI hanno voluto rimettere al centro delle ricer- che i produttori di carte e le loro opere, valorizzando la ricchezza del patrimonio stori- co-cartografico italiano, palinsesto multidimensionale di esperienze, elementi cultura- li e sociali. La rilevanza posta sulle singole figure o gruppi di cartografi vuole sollecitare riflessioni più generali e trasversali che favoriscano la restituzione di una storia della cartografia che la ricolleghi ai fermenti culturali del passato, alle domande che anima- vano le società in periodi lontani come più recenti, che la connetta alle reti o scuole di trasmissione dei saperi e delle tecniche, alle arti, alle scienze, alle pratiche del potere e alla dimensione politica, come a quella progettuale

Programma definitivo disponibile a questo link.

 

XIII Seminario di Studi storico-cartografici “Dalla Mappa al GIS”, Edizione speciale (Roma, 9 aprile)

Di necessità virtù(ale) – Edizione speciale per la Notte della Geografia

Il Laboratorio geocartografico “Giuseppe Caraci” del Dipartimento di Studi umanistici dell’Università Roma Tre, in collaborazione con il Centro Italiano per gli Studi Storico-Geografici, organizza per la Notte della Geografia 2021 (9 aprile) una edizione straordinaria del Seminario di studi storico-cartografici Dalla mappa al GIS. Nel perdurare dell’emergenza sanitaria, l’incontro si svolgerà in modalità online e avrà come titolo Di necessità virtù(ale).

Giunto alla tredicesima edizione, anche quest’anno il Seminario manterrà il suo carattere interdisciplinare e sarà dedicato alla restituzione dei risultati degli studi e dei progetti territoriali che sono stati sviluppati nei percorsi di formazione interni all’Ateneo di Roma Tre. L’intento è di offrire agli studenti e agli studiosi in formazione una ulteriore opportunità per costruire percorsi progettuali di interesse comune e restituire l’importanza e l’applicabilità delle ricerche nel dare risposte alle esigenze della società, sia nell’avanzamento delle conoscenze che coniugano fonti e tecnologia, che come proposte culturali, economiche e turistiche concrete.

Un appuntamento di Terza missione che vuole riflettere sul fecondo apporto degli studi geografici, archeologici e storici nell’ambito delle Digital Humanities

Programma definitivo disponibile a questo link.

……

 

Convegno internazionale CISGE 2019 (Roma, 5-6 dicembre)

I viaggi e la modernità. Dalle grandi esplorazioni geografiche ai mondi extraterrestri

Il Centro Italiano per gli Studi Storico-Geografici e il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università Roma Tre organizzano a Roma, nei giorni 5 e 6 dicembre 2019, un convegno internazionale di studi dal titolo I viaggi e la modernità. Dalle grandi esplorazioni geografiche ai mondi extraterrestri.

Il 2019 segna nella storia dei viaggi e delle esplorazioni una ricorrenza importante: si celebrano infatti i cinquecento anni dalla partenza del primo viaggio di circumnavigazione del mondo affidato a Ferdinando Magellano e i cinquanta anni dallo sbarco dell’Apollo 11 sulla Luna.

Partendo da questi spunti, il Centro Italiano per gli Studi Storico-Geografici e il Laboratorio geocartografico “Giuseppe Caraci” del Dipartimento di Studi umanistici di Roma Tre organizzano a Roma un convegno che vuole riflettere sul peso avuto dalle grandi esplorazioni e dai viaggi nell’evoluzione del pensiero e della cultura, nelle scienze e nei saperi intesi in senso ampio, dalla politica alla religione, dall’antropologia alla storia dell’arte, dalla farmacopea all’alimentazione.

Gli elementi di novità che scossero l’Europa nel primo Cinquecento, e di conseguenza il resto del mondo, inaugurarono anche terminologicamente l’inizio di un processo di differenziazione, di caratterizzazione, di specificazione di moltissimi aspetti della realtà proseguito nei secoli successivi, grazie ai confronti sempre più diretti fra civiltà lontane, agli scambi materiali e immateriali, alle riforme e alle rivoluzioni che scaturirono dal progressivo allargamento dell’orizzonte geografico. Le Indie, Orientali e Occidentali, furono sottoposte a locali processi di conquista, sfruttamento ed evangelizzazione che andarono di pari passo con le lotte di potere legate all’ascesa o alla decadenza delle grandi potenze europee fino al XIX secolo.

I viaggi diretti alle Americhe e alle regioni inesplorate (Australia e Africa) si collegano così a quelli compiuti nel Novecento nelle terre polari che a loro volta trovano molti echi nelle spedizioni verso i mondi extraterrestri nei quali l’aspetto tecnologico sembra prevalente, ma che toccano da vicino gli stessi temi della percezione, dell’apertura al nuovo, in un fluire ininterrotto delle esperienze odeporiche dall’esplorazione della Terra a quella dello spazio.

L’incontro è aperto alle discipline che si occupano di viaggi e letteratura, di evoluzione del pensiero scientifico, di geografia e di storia, di rapporti transcalari e di lungo periodo fra l’Europa, i continenti extraeuropei e i mondi extraterrestri. Questi gli spunti di partenza che verranno analizzati dagli intervenuti per riflettere sull’importanza del viaggio nell’apertura degli spazi fisici e mentali.

 

Programma definitivo disponibile a questo link.

 

Seminario CISGE (Roma, 24-25 ottobre)

Massimo Quaini e il Centro Italiano per gli Studi Storico-Geografici

A quasi due anni dalla sua scomparsa, il Centro Italiano per gli Studi Storico-Geografici, con il contributo del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Roma Tre e del Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino, organizza a Roma un seminario dal titolo “Massimo Quaini e il Centro Italiano per gli Studi Storico-Geografici”.

L’incontro vuole ricordare lo studioso, l’amico, un collega e un riferimento per tutti coloro che si sono ritrovati e si ritrovano nel CISGE. Tra i fondatori del nostro centro, Massimo Quaini ha rappresentato una delle figure intellettualmente più vivaci e critiche della Geografia italiana e in particolare degli studi geostorici. È sembrato doveroso e importante ripensare al contributo di Massimo Quaini restituendone un quadro articolato attraverso le quattro sessioni tematiche di cui il Centro si compone.

Il Seminario è rivolto in special modo ai giovani in formazione, ai dottorandi delle discipline geografiche e storiche che vogliano comprendere, da un particolare punto di vista, le vicende della nostra storia più recente.

Programma definitivo disponibile a questo link.

 

XII Seminario di Studi storico-cartografici “Dalla Mappa al GIS”, Edizione speciale (Roma, 17-18 aprile)

Territorio: rischio/risorsa

Il Laboratorio geocartografico “Giuseppe Caraci” e il Centro Italiano per gli Studi Storico-Geografici, in collaborazione con il gruppo di ricerca PRIN 2015- Mitigazione del rischio ambientale: letture geostoriche e governance territoriale (unità di Roma Tre e di Cassino), organizzano il XII Seminario di studi storico-cartografici Dalla mappa al GIS, quest’anno dedicato al tema Territorio: rischio/risorsa.

Seguendo la tradizione dell’appuntamento romano, l’intento è quello di fare emergere casi di studio, pratiche virtuose, proposte e spunti di discussione per supportare la riflessione epistemologica e teorica sull’uso degli strumenti delle indagini geografiche nell’analisi dei rapporti fra l’uomo e il suo territorio. Questa edizione verterà in particolare su come gli studi possano essere di supporto alla governance territoriale e a una corretta progettazione di modelli di ricerca per la mitigazione, la prevenzione, il controllo e la gestione dei rischi ambientali, oltre che alla promozione di processi di sviluppo locale, finalizzati alla valorizzazione e alla tutela della salvaguardia attiva ambientale e paesaggistica dei territori.

In tale prospettiva, il seminario rappresenta l’occasione, per i responsabili e i componenti dei laboratori che afferiscono alla neo costituita rete LabGeoNet, per presentare i risultati delle ricerche condotte nell’ambito del tema Territorio: rischio/risorsa, con riflessioni e approfondimenti riguardanti anche il consumo di suolo e la cementificazione dei paesaggi, poiché il notevole incremento delle superfici artificiali tende ad accrescere sensibilmente i valori di rischio. Sarà, dunque, possibile evidenziare le specificità dei lavori svolti, le metodologie e gli strumenti utilizzati, le variabili considerate nei propri modelli, in modo da riflettere congiuntamente e in modo mirato sul valore aggiunto che si può fornire nelle proposte progettuali tra più settori della ricerca scientifica

Programma definitivo disponibile a questo link.